Come è sempre stato negli antichi calendari solari e lunari, da quello egizio a quello ebraico, la fine di settembre segna la fine e l’inizio del tempo della terra. Mentre l’estate scivola via, l’atmosfera si raccoglie, ancora tutta fulgente di calore e di luce che ora però declina e ci invita al risveglio della coscienza nella nostra interiorità. In questo passaggio, l’Arcangelo solare Michele appare come ispiratore di un grande gesto di coraggio e di fiducia verso il nuovo ciclo che giunge, con il suo buio, a metterci a prova.

Polare alla festa di Pasqua, anche la data di San Michele segna una resurrezione, non visibile nella natura, ma viva nel nostro spirito. 

Ed eccoci allora a festeggiare i doni del raccolto, e insieme ad onorare il nostro cammino con domande interiori su noi stessi, meditando sui nostri frutti, facendo un bilancio del nostro agire, per poter lasciare germogliare, dall’intimo, azioni nuove e migliori.

Intanto un dispiegamento di tinte dorate ammanta la vegetazione attorno a noi, aromi dolci si sciolgono nella festa dei frutti, che i bambini amano spontaneamente.

I ragazzi di VIII classe, insieme ai loro compagni di VII, preparano una celebrazione in ricordo delle gesta di San Giorgio che con l’aiuto di San Michele sconfigge il Drago.
Quanti draghi incontriamo nelle nostre vite, pronti a divorare la parte più pura e fertile del nostro animo! I ragazzi della scuola racconteranno ai compagni più piccoli come questi draghi si possano sconfiggere, riconoscendoli e combattendoli con  coraggio e  fede!

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